Il ritorno della nebbia in pianura: un fenomeno inaspettato
Negli ultimi giorni si sta ripetendo lo stesso schema atmosferico nella pianura: inversione termica e nebbia. Nella mattinata di sabato 27 gennaio, la nebbia è stata impressionante nelle prime ore del giorno.
Svegliarsi con una fitta nebbia: non succedeva da anni nella Bassa, da Treviglio a Verdello, da Pontirolo a Caravaggio e oltre. Una novità inattesa, soprattutto dopo le giornate luminose con il sole che ha dominato questo strano inverno. In più, anche il termometro ha fatto la sua parte, con temperature sotto lo zero fino a meno 3 gradi. Mancava solo la galaverna per completare il quadro climatico.
Qualcuno potrebbe obiettare che nella pianura la nebbia è sempre stata presente: è vero, ma fino al Duemila, poi è scomparsa, se non per brevi periodi di nebbiolina. Come ieri. La coltre è scesa all’improvviso, densa e fitta, venerdì sera, e ha coperto le zone centrali di Treviglio e dei paesi circostanti, soprattutto le campagne, oscurando la mattinata con una visibilità ridotta che rendeva difficile vedere oltre poche decine di metri. In passato, le forti nebbie facevano notizia ogni giorno, causando code di auto e purtroppo incidenti stradali.
Inoltre, le mappe meteorologiche a lungo termine suggeriscono uno scenario che non cambierà sostanzialmente ciò che stiamo “vedendo”. L’inversione termica è la causa della nebbia: la pianura funge da catino che trattiene l’aria fredda, che è più pesante dell’aria calda e provoca, toccando il suolo, la formazione di nebbia. All’interno dell’inversione termica si forma uno strato di aria molto stabile che, oltre a sopprimere ogni tipo di flusso convettivo, impedisce allo smog prodotto nelle nostre città di liberarsi verso l’alto, creando una sorta di “tappo” che trattiene l’inquinamento nei bassi strati. L’anticiclone impone condizioni molto stabili, difficilmente influenzate dalle perturbazioni provenienti dal Nord Atlantico; la Pianura Padana, come sappiamo, è una vasca che in queste situazioni si riempie di aria fredda che rimane ancorata al suolo, provocando la formazione di nebbia.
In conclusione, la nebbia è tornata a far parte del paesaggio invernale della pianura, portando con sé effetti sia positivi che negativi. È importante prestare attenzione durante la guida e adottare le precauzioni necessarie per evitare incidenti. Speriamo che questa situazione atmosferica si risolva presto, permettendo di godere di giornate più limpide e soleggiate.