Con le catene ai polsi e alle caviglie, Ilaria Salis è stata portata in aula a Budapest per l’inizio del processo a suo carico. La maestra di Monza, di 39 anni, si trova in detenzione preventiva in Ungheria da un anno, in un carcere di massima sicurezza in condizioni al limite. Fin dall’inizio della vicenda, si è dichiarata innocente e ha ribadito la sua non colpevolezza anche in tribunale. Arrestata l’11 febbraio 2023, rischia fino a 24 anni di reclusione. In aula erano presenti suo padre Roberto Salis e il suo avvocato Eugenio Losco, che incontrerà l’ambasciatore martedì. L’avvocato ha dichiarato che l’immagine di Ilaria tirata come un cane con le catene è stata scioccante e rappresenta una grave violazione delle normative europee. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha chiesto al governo ungherese di intervenire affinché vengano rispettati i diritti di Ilaria Salis. Nel frattempo, la raccolta firme del Comitato Ilaria Salis per riportarla in Italia ha superato le 51.700 firme.

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