Le province di Monza, Milano, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Lodi, Pavia e Cremona sono interessate dalle misure temporanee di primo livello a causa del superamento dei valori di PM10 registrati nella giornata di domenica 18 febbraio. Queste misure prevedono divieti di combustioni e accensione di fuochi all’aperto, limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti e restrizioni sull’uso del riscaldamento domestico e agricolo.

Nonostante la situazione attuale, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione si mostra ottimista riguardo ai dati sull’inquinamento atmosferico. La Regione investirà 30 milioni di euro quest’anno per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti, portando gli investimenti totali legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia a 19 miliardi in cinque anni.

Maione sottolinea che negli ultimi 20 anni le misure adottate dalla Regione, gli investimenti delle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di PM10 e del 45% delle concentrazioni di NO2. Questi dati sono fondamentali per calibrare le politiche ambientali e continuare a lavorare per migliorare la qualità dell’aria in Lombardia.

In attesa di miglioramenti, è importante attivare le misure temporanee previste dalla normativa per affrontare le condizioni meteo che favoriscono il ristagno degli inquinanti atmosferici e proteggere la salute dei cittadini.

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