Grazie alla rete sociale, alle forze dell’ordine e alle volontarie di Aida, una donna è riuscita a emergere da un incubo durato due anni. Maria (nome di fantasia), costituita parte civile con l’avvocato Elena Guerreschi, ha raccontato la sua terribile storia durante l’udienza in tribunale a carico dell’ex compagno. Le violenze subite da Maria includono maltrattamenti, violenze fisiche e verbali, nonché violenza sessuale. La sua vita era diventata un incubo fatto di percosse, minacce e insulti, con episodi che si susseguivano con costanza.
Durante l’udienza, Maria ha raccontato che le violenze iniziavano con schiaffi e spintoni, per poi proseguire con aggressioni fisiche e sessuali. La donna era stata isolata dal suo compagno, che le aveva impedito di avere contatti con altre persone e le aveva fatto perdere il telefono e le chiavi di casa.
Dopo due anni di terrore, Maria è riuscita a denunciare il suo aguzzino e a trovare aiuto presso l’associazione anti-violenza Aida. Grazie al sostegno delle volontarie e di una psicologa, Maria è stata inserita in un percorso di recupero che le ha permesso di ricostruire la propria vita. Ora, ha trovato un lavoro e guarda al futuro con speranza.
La storia di Maria è un esempio di come, grazie alla solidarietà e al supporto delle istituzioni e delle associazioni, le vittime di violenza possano uscire dall’incubo e ricominciare una nuova vita.