La cittadina di Limbiate è stata scossa da una sorpresa sconcertante: uno dei fermati nel nuovo blitz dei carabinieri contro la rete di fiancheggiatori del boss mafioso Matteo Messina Denaro è risultato essere un dipendente del Comune. Il Ros dei carabinieri ha arrestato tre uomini ritenuti vicini al capomafia durante la sua latitanza, tra cui l’architetto Massimo Gentile, il tecnico radiologo Cosimo Leone e Leonardo Salvatore Gulotta. Secondo gli inquirenti, Gentile avrebbe ceduto la propria identità al boss per permettergli di eludere i controlli delle forze dell’ordine e contribuire a dirigere il sodalizio criminale. Gentile, un cinquantunenne originario di Erice (Trapani) e dipendente del Comune di Limbiate dal 2019, si occupa dei procedimenti del servizio Lavori pubblici. Questa notizia ha scosso la comunità di Limbiate e ha sollevato molte domande sulla presenza di infiltrati della criminalità organizzata anche in ambienti istituzionali. Speriamo che questa vicenda porti a una maggiore vigilanza e controllo per evitare che simili episodi si ripetano in futuro.

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