Un infermiere di 52 anni in servizio presso l’ospedale di Cremona si è trovato al centro di una vicenda di diffamazione su Facebook da parte del suo vicino di casa, un indiano di 40 anni. La lite tra i due è nata a seguito di una discussione scoppiata tra l’infermiere e la moglie dell’imputato, che è dichiarata no vax. Il vicino ha pubblicato un video su Facebook, documentando la lite e scrivendo commenti diffamatori nei confronti dell’infermiere.

L’avvocato dell’infermiere, Alessandro Zontini, ha preso in mano la situazione e ha deciso di far valere i diritti del suo assistito. L’accusa è di diffamazione e l’avvocato ha sottolineato che le affermazioni del vicino sono completamente inventate e lesive nei confronti dell’infermiere.

Nonostante il video non sia mai stato rimosso, l’infermiere ha deciso di agire legalmente contro il vicino per ripicca diffamatoria. L’avvocato Zontini ha evidenziato che l’infermiere, data la sua posizione nell’ambito sanitario, ha dovuto prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare la diffusione del virus in un contesto delicato come l’ospedale.

L’avvocato dell’imputato, Carlo Alquati, non è riuscito a contattare il suo assistito e ha chiesto un termine per poterlo sentire. Il giudice ha rinviato l’udienza per un eventuale tentativo di conciliazione.

Questa vicenda mette in luce quanto la diffamazione sui social media possa avere conseguenze gravi e dannose per la reputazione di una persona. È importante fare attenzione alle informazioni che vengono condivise online e evitare di diffondere notizie infondate che possano ledere la dignità e la reputazione di qualcuno.

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