L’ex avvocato Marco Manfrinati ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti riguardo al tragico massacro avvenuto a Varese lunedì scorso. Assistito dal suo avvocato Fabrizio Busignani, Manfrinati ha spiegato che dopo aver aggredito l’ex suocero Fabio Limido e la ex moglie Lavinia, si era reso conto di ciò che aveva fatto e aveva cercato di costituirsi. Tuttavia, il tentativo è stato interrotto dall’ex suocero che ha iniziato a colpire l’auto di Manfrinati con una mazza da golf, scatenando così l’aggressione fatale che ha portato alla morte di Limido.

Il legale della difesa ha sottolineato che Manfrinati ha riportato ferite alla schiena e che dovrà essere operato nei prossimi giorni. Inoltre, ha evidenziato che il divieto di avvicinamento imposto a Manfrinati non riguardava il figlio nato dalla relazione con la ex moglie, sollevando quindi il dubbio sul perché il 40enne non avesse il diritto di vedere il proprio figlio.

La Procura di Varese, che sta conducendo le indagini sull’omicidio di Fabio Limido e sul tentato omicidio di Lavinia, ha preso in considerazione anche il rapporto tra Manfrinati e il figlio, evidenziando che una consulenza tecnica d’ufficio depositata poco prima del massacro potrebbe essere collegata alla tragica esplosione di violenza avvenuta a Varese. La situazione è ancora in fase di indagine e sono molte le questioni da chiarire riguardo a questo drammatico episodio.

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