La chiesa parrocchiale di Gorno rimane chiusa da circa quattro mesi a causa di problemi di instabilità, causati presumibilmente dall’acqua che si accumula nel sottosuolo. Dopo un incontro con i tecnici, sono state decise nuove indagini per far luce sul fenomeno e trovare una soluzione.
La struttura della chiesa, costruita negli anni Trenta su un terreno instabile, ha manifestato segni evidenti di movimenti, come crepe e distacchi di intonaco. I sensori posti sulla struttura hanno registrato un’accelerazione dei movimenti, portando alla chiusura per motivi di sicurezza.
Il parroco, padre Angelo Epis, ha spiegato che sono stati effettuati rilievi a laser scanner per verificare i movimenti della chiesa. È emerso che la parte anteriore continua a ruotare, mentre la parte posteriore mostra un fenomeno di sprofondamento. È stata riscontrata anche la presenza di acqua nella zona dell’abside, di origine ancora sconosciuta.
Le prossime indagini si concentreranno sull’acqua, con verifiche sugli scarichi delle acque pluviali e dei sondaggi all’interno della chiesa. Si cercherà di individuare un canale che possa guidare l’uscita delle acque provenienti da monte.
I tempi per risolvere la situazione si preannunciano lunghi, con interventi che richiederanno notevoli risorse economiche. Nel frattempo, si sta lavorando per mettere in sicurezza i beni culturali presenti nella chiesa e per spostare le celebrazioni in altre chiese della zona.
Sono state avviate le prime interlocuzioni con la Curia e il Comune per cercare finanziamenti e affrontare la situazione in modo adeguato. La priorità rimane quella di garantire la sicurezza della struttura e dei fedeli, mentre si cerca di individuare le cause del problema e trovare una soluzione duratura.