Il sindaco di Ponte in Valtellina, Rino Vairetti, ha recentemente raccontato di essere stato vittima di una truffa tramite WhatsApp. In un messaggio ricevuto da un numero sconosciuto, si fingeva suo figlio Davide, che si trovava in Cina per lavoro e aveva bisogno di soldi per acquistare un nuovo cellulare, poiché aveva perso il suo. Nonostante i dubbi sulla richiesta e la mancata conferma della situazione da parte del vero figlio, Vairetti stava per effettuare un bonifico prima di scoprire la truffa.

Il sindaco ha deciso di condividere la sua esperienza per sensibilizzare sul fenomeno sempre più diffuso delle truffe telefoniche, che possono colpire chiunque. Ha anche contattato i Carabinieri per segnalare l’accaduto e ha ricevuto consigli su come proteggersi da simili tentativi di frode.

È importante essere sempre vigili e non cadere nelle trappole dei truffatori, che cercano di approfittare della buona fede e dell’emozione delle persone per ottenere denaro in modo illecito. La storia di Vairetti è un monito per tutti coloro che potrebbero trovarsi in una situazione simile e la sua testimonianza serve a mettere in guardia sulla necessità di essere cauti e prudenti di fronte a richieste di denaro improvvise e sospette.

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