Il carcere minorile Beccaria di Milano è stato teatro di una rivolta questa mattina, scatenata da un giovane detenuto finito in isolamento a seguito di un controllo antidroga. La protesta, che è durata meno di un’ora e si è risolta senza gravi conseguenze, ha portato al trasferimento di alcuni giovani detenuti coinvolti.

Tutto è iniziato con l’arrivo dei cani antidroga nelle celle dei detenuti, che hanno trovato stupefacenti intorno alle 15.30. Circa cinquanta giovani detenuti si sono ribellati, rifiutandosi di rientrare in cella e bloccando il cortile della struttura. La direzione del carcere ha dovuto chiedere l’intervento della Questura di Milano per evitare evasioni.

Il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe ha denunciato la gravità della situazione, sottolineando la necessità di interventi immediati per garantire l’ordine e la sicurezza nel carcere. La condotta dei detenuti in rivolta è stata definita irresponsabile e grave, e si è evidenziata la necessità di provvedimenti per frenare la tensione e la violenza quotidiana.

Le politiche di gestione e trattamento dei detenuti minorili devono essere adeguate al cambiamento della popolazione detenuta, sempre più caratterizzata da profili criminali precoci. La realtà dei penitenziari minorili italiani è più complessa e problematica di quanto si possa immaginare, e sono necessarie azioni concrete per affrontare questa situazione.

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