L’omicidio di Valentina Tarallo, la ricercatrice torinese picchiata a morte con una spranga il 11 aprile 2016, ha finalmente trovato giustizia dopo sette anni di ricerche. Il presunto killer, Italo senegalese Djiby Ba, è stato arrestato a Dakar, in Senegal, dove si era rifugiato dopo aver fatto perdere le proprie tracce per anni, cambiando identità quattro volte. Il suo ultimo domicilio conosciuto era a Cislago, in provincia di Varese.

Ba aveva conosciuto Valentina in Svizzera, dove la ragazza si era trasferita per un dottorato in biotecnologie mediche, e i due avevano iniziato una relazione. Tuttavia, l’uomo era geloso e possessivo e Valentina aveva deciso di lasciarlo. Questa decisione aveva scatenato la sua furia omicida.

Dopo l’omicidio, la Polizia Cantonale aveva inizialmente pensato a una rapina andata male, ma le indagini avevano portato alla figura di Ba, il suo ex fidanzato geloso e possessivo. Le impronte sull’arma del delitto avevano confermato la sua colpevolezza.

Le ricerche di Ba erano partite dalla provincia di Varese, dove aveva vissuto con la sua ex moglie, che lo aveva lasciato e denunciato per maltrattamenti. La sua fuga era durata sette anni, ma grazie alla determinazione degli investigatori e alla collaborazione internazionale, è stato finalmente arrestato.

Ba verrà ora processato in Senegal per l’omicidio di Valentina Tarallo, che ha sconvolto l’Italia intera. La giustizia, anche se tardiva, è stata fatta.

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