La Regione Lombardia ha avviato un nuovo progetto sperimentale contro la violenza di genere chiamato “U.O.M.O.”, acronimo di Uomini, Orientamento e MOnitoraggio. Il progetto, gestito da ATS Milano, ha uno stanziamento di 300.000 euro ed è rivolto al recupero degli uomini violenti. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabili e Pari opportunità Elena Lucchini, insieme al presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia e al direttore socio sanitario ATS Milano Città Metropolitana Rossana Giove.
Con l’entrata in vigore del “Codice Rosso”, i percorsi rivolti agli uomini autori di violenza sono diventati fondamentali. La legge prevede infatti che la sospensione condizionale della pena per reati quali maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori, sia subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero. I progetti devono essere organizzati da enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati.
Il progetto UOMO è proposto come modello di riferimento per l’intera Regione e fa parte dell’intesa sui requisiti minimi dei CUAV (Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza di genere). Per l’attivazione dei centri di riabilitazione della Lombardia, sono state assegnate risorse complessive per 1.174.676 euro.
L’obiettivo del progetto è di contrastare la violenza di genere a partire dalla riabilitazione degli uomini autori di violenza. Grazie alla collaborazione tra enti pubblici e terzo settore, si vuole creare un percorso che coinvolga tutta la comunità nella lotta contro la violenza di genere. La presenza dei delegati dei Tribunali lombardi ha permesso di ristrutturare al meglio i servizi in tutti il territorio.
Il progetto UOMO rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione e nella lotta alla violenza di genere. La Regione Lombardia dimostra così di essere attenta e sensibile alle problematiche sociali e di voler investire risorse e impegno nella tutela delle donne.