Una famiglia ha vissuto sette mesi in un camper dopo aver messo in vendita la loro casa e aver avuto il miraggio di poter acquistare una villetta indipendente grazie ad un mutuo. Tuttavia, il sogno è svanito a causa di un’estorsione subita da un vicino di casa. L’uomo si presenta come un intermediario immobiliare con ottime referenze e grande pratica nel richiedere e far ottenere mutui per l’acquisto della prima casa. I vicini di pianerottolo gli raccontano il loro sogno di comprare una casa indipendente e lui si offre di aiutarli.

L’uomo si prodiga per richiedere il mutuo e raccoglie documenti dei componenti il nucleo famigliare, fra cui un permesso di lavoro svizzero appartenente alla moglie. Tuttavia, il prestito ipotecario non si perfeziona e la coppia comincia a ricevere telefonate da estorsori che minacciano di denunciarli per il permesso di lavoro riconosciuto come falso. Marito e moglie, spaventati, pagano e consegnano una busta con 1300 euro, ma poi denunciano ai carabinieri che attivano le indagini e risalgono alla filiera dei sospettati.

Nelle more di questo raggiro, la famiglia si è trovata senza casa e con zero soldi sul conto corrente, tanto da dover chiedere contanti ai genitori per le spese di prima necessità. Il dibattimento si chiuderà a novembre con la decisione del giudice collegiale.

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