La vicenda giudiziaria che riguarda il dottor Leonardo Cazzaniga sembra non avere fine. L’ex aiuto primario al pronto soccorso di Saronno sta scontando la condanna definitiva all’ergastolo per gli omicidi di 8 pazienti e 2 morti in ambito familiare. Tuttavia, il caso di Domenico Brasca, morto nel 2014, sembra non essere ancora stato risolto definitivamente.

La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado, che affermava la responsabilità di Cazzaniga per l’omicidio volontario di Brasca. La difesa ha contestato la mancata rinnovazione delle prove dichiarative, determinanti per l’assoluzione di Cazzaniga in primo grado. I giudici d’appello hanno quindi deciso la rinnovazione dibattimentale e disposto una serie di testimonianze per l’udienza del 4 maggio.

Tra le testimonianze che verranno ascoltate ci sarà quella di Gaetano Iapichino, ex ordinario di anestesia e rianimazione alla Statale di Milano, uno dei periti che esaminò la salma di Brasca dopo l’esumazione. Saranno inoltre ascoltati il medico che accolse il paziente al pronto soccorso, il radiologo e il consulente della difesa Furio Zucco.

La requisitoria del procuratore generale Francesca Nanni è prevista per il 30 maggio. L’accusa sostiene che la morte di Brasca sia stata provocata con la somministrazione in rapida successione di farmaci in sovradosaggio. La difesa del medico, invece, sostiene che si trattava di una terapia per lenire le sofferenze di pazienti ormai condannati.

In precedenza, i giudici d’appello avevano ribadito la condanna di Cazzaniga al carcere a vita, con alcune modifiche rispetto al primo giudizio. L’imputato era stato condannato per sette dei dieci omicidi di pazienti in corsia, mentre era stato assolto per tre ricoverati. Tuttavia, era stato condannato per la morte di Domenico Brasca, a cui si era aggiunta la conferma della condanna per i decessi di Luciano e Massimo Guerra.

La vicenda giudiziaria del dottor Cazzaniga sembra essere lunga e complicata, ma i giudici stanno cercando di fare luce sulla morte di Domenico Brasca. Resta da vedere quale sarà l’esito dell’udienza del 4 maggio e della requisitoria del 30 maggio.

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