La richiesta di revisione del processo per la strage dell’11 dicembre 2006 ha diviso i cittadini di Erba. Molti non vogliono più sentir parlare di questo tragico evento, altri considerano il caso chiuso da tempo, ma non manca chi è favorevole a nuovi accertamenti.
La situazione è diventata esasperante per i fratelli Pietro e Giuseppe Castagna, che non vogliono più rilasciare dichiarazioni. Tuttavia, Giuseppe Castagna ha deciso di esprimere il suo amaro sfogo attraverso un post sui social.
“La loro condanna sta diventando la nostra condanna”, scrive Castagna. “Da quindici anni dobbiamo sopportare campagne innocentiste su giornali e canali TV, da parte di trasmissioni che non si sono fatte neanche problema ad additarci come reali mandanti o esecutori. Adesso arriva anche il vice procuratore e ancora noi a dover rispondere ai giornalisti che insistentemente vogliono conoscere la nostra opinione”.
Castagna vuole chiarire che loro sono stati semplicemente parte civile nei processi e non hanno condannato i presunti colpevoli. In ogni caso, hanno assistito ad ogni grado processuale e si sono convinti della colpevolezza dei coniugi Romano.
Tuttavia, Giuseppe Castagna è esausto e inizia a mettere in discussione la sua serenità contro la libertà dei coniugi Romano. “In poche parole, stanno vincendo per sfinimento. Liberateli e lasciateci in pace”.
La situazione a Erba è delicata e richiede una riflessione approfondita. È importante che la giustizia faccia il suo corso, ma allo stesso tempo, non si dovrebbe dimenticare il dolore delle vittime e dei loro familiari. Sarebbe auspicabile che tutti i cittadini di Erba trovino un modo per superare questa divisione e trovare una soluzione che porti a una giustizia equa e duratura.