In Alta Valle Camonica, la presenza di orsi e lupi sta creando preoccupazione tra la popolazione locale. Molte persone evitano di avventurarsi da sole lungo i sentieri, temendo di incontrare questi grandi predatori carnivori. Nonostante non si segnalino attacchi ai danni delle persone da parte dei lupi, gli animali hanno predato pecore, capre e qualche vitello, mettendo in allarme gli allevatori della zona.
Per far fronte a questa situazione, molti pastori stanno optando per l’acquisto di animali da guardiania, come il cane maremmano, in grado di proteggere il gregge dai predatori. Andrea Bezzi, allevatore e casaro, ha già ordinato due cuccioli di maremmano per proteggere la sua mandria di bovine. Questi cani non sono semplicemente cani da pastore o da lavoro, ma veri e propri protettori del gregge.
Tuttavia, è importante ricordare che i maremmani non distinguono tra grandi predatori e altri esseri viventi che potrebbero rappresentare un pericolo per il gregge. Per questo motivo, è fondamentale tenerli al guinzaglio nelle zone di montagna dove si sa che ci sono animali da allevamento al pascolo e dove è segnalata la presenza dei grandi predatori.
La situazione in Alta Valle Camonica diventa sempre più complicata con il crescere del numero di esemplari di orsi e lupi. Nonostante questo, la pastorizia è un’attività tradizionale importante non solo per il territorio, ma anche per le famiglie che si sostengono con il lavoro del gregge. Inoltre, le persone che ora hanno paura di salire in montagna potrebbero decidere di non fare le loro vacanze in Alta valle, facendo perdere introiti a chi vive di pascoli e boschi.
È importante trovare un equilibrio tra la preservazione della fauna selvatica e la tutela degli allevatori e delle loro attività. La pastorizia rappresenta una risorsa preziosa per la zona e deve essere protetta. Tuttavia, è necessario trovare soluzioni per limitare l’impatto dei grandi predatori sui pascoli e sulle attività degli allevatori, per garantire la tutela di entrambi.