I Carabinieri Forestali hanno sequestrato una zanna di elefante e cinque statuette in avorio di elefante africano a Samarate, in seguito alla segnalazione di un cittadino che ha trovato gli oggetti tra i beni avuti in lascito ereditario. La mancanza di documentazione che attestasse il legittimo possesso ha portato i Carabinieri Forestali ad avviare le indagini e si presume che la zanna e le statuette possano essere riconducibili a fenomeni di bracconaggio effettuato in passato in Africa.

Gli elefanti sono una specie a rischio di estinzione e minacciata dal fenomeno del bracconaggio, in quanto le zanne di avorio sono di grande valore, motivo per cui ogni anno vengono uccisi dai bracconieri migliaia di elefanti. Il commercio di questi animali e dei prodotti da essi derivati, come l’avorio, è soggetto a limiti e restrizioni. Tali beni sono detenibili solo se accompagnati da apposita documentazione prevista dalla Convenzione internazionale di Washington del 1973.

Le zanne di elefante sequestrate potranno essere oggetto di confisca al termine di un iter giudiziario in cui la Commissione scientifica CITES deciderà il loro destino. Al cittadino che ha ereditato gli oggetti non è stata contestata alcuna violazione.

Si invita quindi chiunque abbia dubbi sulla materia e che in qualunque modo venisse in possesso di prodotti derivanti da animali in via di estinzione di rivolgersi ai Carabinieri Forestali dei Nuclei CITES. La tutela degli animali selvatici, in particolare quelli a rischio di estinzione, è un dovere di tutti.

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