Indagine sulla corruzione nella scuola: sei dirigenti scolastici coinvolti

La Procura della Repubblica di Sondrio ha emesso 39 avvisi di garanzia nell’ambito di un’inchiesta che ha coinvolto Fabio Molinari, 45 anni, di Lovere (Bergamo), dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio dal 1° gennaio 2018. Molinari è accusato di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti, mentre gli altri 38 indagati, tra cui sei dirigenti scolastici della provincia di Sondrio, sono accusati di peculato e induzione indebita.

Gli avvisi di garanzia sono in corso di notifica e tutti gli indagati avranno venti giorni di tempo per produrre memorie e materiale a loro discolpa. L’inchiesta è stata avviata a seguito di un esposto anonimo che ha denunciato distrazioni di fondi erogati dal ministero dell’Istruzione per progetti ed attività specifiche, che avrebbero dovuto anche entrare nella disponibilità diretta degli studenti.

L’esposto ha segnalato anche l’utilizzo di fondi per le aree interne erogati dalla Regione per sostenere spese non previste. La magistratura inquirente non ha fornito ulteriori dettagli sull’inchiesta, ma si sa che sono state effettuate numerose perquisizioni e che le misure cautelari nei confronti di Molinari sono state molto restrittive.

L’inchiesta ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, in quanto ha coinvolto il mondo della scuola, che raramente finisce sotto i riflettori per vicende di tipo giudiziario. Non è chiaro se tutte le persone sotto inchiesta sono esclusivamente della provincia di Sondrio, ma è possibile che possano risultare coinvolti anche dirigenti scolastici e affini della provincia di Cremona, dove Molinari è stato direttore ad interim del Provveditorato.

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