La speleologa che ieri pomeriggio è rimasta ferita da una scarica di sassi nella grotta “Abisso Primeros” è stata recuperata poco prima delle due della scorsa notte. La grotta si trova in località Val Alta, tra Duno e Cassano Valcuvia, nella zona della Linea Cadorna. Fortunatamente, le altre tre persone che erano con lei sono rimaste illese. I tecnici della IX Delegazione speleologica del Cnsas lombardo sono intervenuti con una trentina di persone provenienti da tutta la regione. Inoltre, erano presenti i tecnici di soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana, Stazione di Varese, e della Guardia di Finanza, con l’elicottero decollato da Venegono. Una squadra è entrata subito in grotta per la prima assistenza tecnico-sanitaria e per valutare le condizioni del contesto. La grotta è molto stretta e c’era il rischio che si verificassero altri distacchi. In grotta sono entrati anche un medico del Cnsas, una dottoressa giunta da Premana grazie all’intervento dell’elicottero della Guardia di Finanza, e un’infermiera del Cnsas, sempre in contatto diretto con la centrale operativa di Areu. Sul posto c’era anche la componente dei disostruttori del Cnsas, provenienti dalle delegazioni speleologiche di Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La persona infortunata e intrappolata a una cinquantina di metri di profondità, ferita ma cosciente, è stata assicurata a un estricatore, uno strumento che serve per tenere il corpo immobile e consente movimenti di recupero più agevoli rispetto a una barella, con un ingombro minimo. Poco prima delle due della scorsa notte, la speleologa è uscita dalla grotta ed è stata portata in ospedale con l’ambulanza. L’intervento è terminato all’alba, con il rientro delle squadre.

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