L’antibiotico amoxicillina, utilizzato per curare varie malattie infettive nei bambini, è attualmente carente in tutta Italia. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato la lista dei farmaci attualmente carenti e l’amoxicillina risulta non disponibile per varie tipologie ed aziende produttrici. La carenza dovrebbe durare ancora fino all’estate, a causa di problemi produttivi, la cessata commercializzazione temporanea o forniture discontinue. Sono comunque disponibili dei farmaci equivalenti a questo antibiotico, ma l’allarme dei pediatri è alto. “Sono ormai molti mesi che c’è carenza di amoxicillina, antibiotico di prima scelta per infezioni batteriche comuni che colpiscono i bambini e la carenza si è allargata ad amoxicillina + acido clavulanico”, spiega all’ANSA Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma e coordinatrice del Tavolo tecnico Malattie Infettive della Società italiana di Pediatria (Sip). L’amoxicillina è la soluzione di prima scelta per patologie respiratorie come faringotonsilliti, otiti e polmoniti, ma esistono antibiotici alternativi, come le cefalosporine, ma sono a spettro più ampio e hanno un impatto negativo sull’aumento dell’antibioticoresistenza. La carenza “sembrava essere transitoria ma ormai c’è da mesi e non è solo legata a un maggior utilizzo, visto che dovrebbe essere finito il periodo critico invernale”. Il Ministero della Salute ha aperto un tavolo per risolvere il problema, ma nel frattempo è essenziale fornire indicazioni precise a medici e farmacisti per garantire al paziente l’antibiotico che serve, ma con lo spettro più ristretto possibile.