L’Orrido di Nesso, spettacolare anche con le piogge di questi giorni
L’Orrido di Nesso è uno dei luoghi più visitati e fotografati del Lago di Como, soprattutto quando è in piena grazie alle abbondanti piogge di questi giorni. La cascata che attraversa la gola rocciosa naturale scavata dalle acque del Pian del Tivano offre uno spettacolo davvero incredibile, trasformandosi in un’imponente cascata. Un ripido torrente in cui confluiscono le acque del Touf e del Nosè, che poi prosegue anche sotto quelle del lago.
Il ponte della “Civera”, forse di epoca romana, scavalca la forra collegando la frazione Coatesa con Riva del Castello, altra borgata di Nesso. Il Comune di Nesso ebbe una storia importante, in epoche recenti il buon livello economico fu proprio raggiunto grazie a queste impetuose acque: fornivano, infatti, energia per alcune cartiere e per due stabilimenti per la lavorazione della seta, oltre che per mulini, magli e torchi. Anche il nome del Comune è legato all’acqua: sembra derivi dalla divinità celtica delle acque chiamata “Ness”.
Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci cita l’Orrido di Nesso e lo descrive come una terra dove cade uno fiume con grande impeto, per una grandissima fessura di monte. In letteratura si ricorda il romanzo Falco della Rupe o la Guerra di Musso di Gianbattista Bazzoni. L’Orrido è protagonista, nei secoli XVIII e XIX in acquerelli dei pittori Federico e Carolina Lose.
Lo spettacolo dell’Orrido di Nesso è notevole soprattutto in primavera quando le abbondanti piogge arricchiscono le sue acque furiose. Bianche e spumeggianti cascate si incontrano all’inizio della gola con un gioco d’acqua veramente scenografico; poi, unite le loro forze, le acque si gettano verso il vicino lago saltando nell’abisso, mostrando lo spettacolo della roccia nuda incisa dalla furia dell’acqua. È possibile arrivarci dal piazzale di Nesso o in barca, grazie ad alcuni battelli della linea Como-Colico che fermano a Nesso.