Processo a Milano: richiesta di condanna per l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi
Il maxi processo milanese su un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia, che ha coinvolto una sessantina di imputati, tra cui l’ex coordinatore di Fi a Varese Nino Caianiello, presunto “burattinaio del sistema”, ha visto la richiesta di condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione per l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. L’accusa è di corruzione, false fatture e truffa ai danni dell’Unione europea per circa 500 mila euro.
Il processo, davanti alla sesta sezione penale, ha visto anche la richiesta di condanna a 7 anni per l’ex vicecoordinatore lombardo ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella, e 3 anni e 3 mesi, con le attenuanti generiche, per l’ex consigliere regionale lombardo Fabio Altitonante, ora sindaco di un comune in Abruzzo. Inoltre, è stata chiesta una condanna a 2 anni (e 30 mila euro di multa) per l’ex deputato di Fi Diego Sozzani per finanziamento illecito, ma con richiesta di assoluzione per l’imputazione di corruzione. Infine, una condanna a 9 anni e 10 mesi è stata chiesta per l’imprenditore Daniele D’Alfonso.
Il processo ha suscitato grande interesse mediatico, poiché coinvolge personaggi politici di rilievo e svela presunti meccanismi di corruzione e finanziamento illecito. La richiesta di condanna per Lara Comi, in particolare, rappresenta un duro colpo per Forza Italia, che ha già dovuto fare i conti con altre vicende giudiziarie riguardanti esponenti del partito. Resta ora da attendere la sentenza del tribunale di Milano, che dovrà stabilire le eventuali responsabilità degli imputati.