Oggi si commemorano i 40 anni dalla strage del cinema a luci rosse Eros, situato in Viale Monza 101 a Milano, dove sei persone persero la vita a causa di un incendio doloso, rivendicato dai membri del gruppo neonazista Ludwig. Si tratta del secondo attentato più grave nella città meneghina, dopo Piazza Fontana. La sala era frequentata da una trentina di persone, cinque delle quali morirono a causa delle fiamme, mentre la sesta vittima, Livio Ceresoli, un medico, cercò di salvare le persone intrappolate all’interno del cinema, ma rimase coinvolto nell’incendio e morì. Nel 1984 fu insignito della Medaglia d’Oro alla Memoria. I due responsabili della strage, Marco Furlan e Wolfgang Abel, furono individuati e bloccati mentre cercavano di far scoppiare un incendio in una discoteca nel mantovano.

Il totem in memoria delle vittime è stato posto davanti al luogo in cui si trovava il cinema, ma non riporta i nomi delle vittime a causa dell’imbarazzo e della vergogna che hanno coperto la vicenda per anni. Tuttavia, la moglie di una delle vittime ha deciso di consegnare un messaggio che è stato letto durante la cerimonia di posa del totem. L’assessore Bertolè ha sottolineato che il silenzio che ha circondato la strage per anni è stata una responsabilità collettiva, ma oggi si sta rimediando grazie all’iniziativa “Milano è memoria”.

Anche Mario Calabresi ha sottolineato l’importanza di ricordare il passato di Milano, soprattutto per far capire le conseguenze dei discorsi d’odio. Infatti, nel cinema Eros c’era una predicazione d’odio, razzismo, omofobia e guerra al diverso. Lo stesso De Bortoli ha auspicato che questo episodio possa far riflettere sulla necessità di avere maggiore attenzione per tutto il fenomeno del terrorismo che ha insanguinato il nostro Paese.

Alla cerimonia erano presenti anche due giornalisti di Monaco di Baviera, che stanno lavorando su un altro episodio dimenticato, l’attentato del 1984 di Ludwig a una discoteca di Monaco, nel quale morì Corinna Tartarotti, e si impegnano a recuperare la memoria di questa ragazza. È importante non dimenticare il nostro passato per non commettere gli stessi errori in futuro.

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