Il reparto di psichiatria dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate rischia di rimanere chiuso a causa della mancanza di personale specializzato. Secondo il direttore generale di Asst Lecco, Paolo Favini, l’assenza di personale specializzato è ormai cronica e gli ultimi bandi di concorso per medici da impiegare nel dipartimento di salute mentale sono andati a vuoto. Pertanto, la riapertura del reparto sarà valutata in base alle “opportune valutazioni economiche”. Questa decisione ha provocato malumori e disappunti nel territorio, dove si teme un ulteriore passo indietro nella tutela della salute dei cittadini.
Il Pd Merate ha espresso le sue dure critiche nei confronti della decisione dell’Asst Lecco, definendola “un accanimento contro il nostro ospedale che si abbatte su pazienti particolarmente fragili e sulle loro famiglie che ne sopportano il peso quotidianamente”. Inoltre, il partito ha calcolato che con la chiusura di Merate i posti letto psichiatrici disponibili in ASST scendono da 26 a 16, con un tasso di 4,8 per 100.000 contro la media regionale di 8 per 100.000.
Anche il gruppo di minoranza Cambia Merate ha chiesto ai sindaci di opporsi alla decisione dell’Asst Lecco, definendola “una grave perdita per il territorio e in particolare per le famiglie a contatto con le più rilevanti problematiche di salute mentale”.
In generale, la popolazione del territorio teme il futuro dell’ospedale, che sta subendo un progressivo e costante depauperamento, con riduzione del personale, medici gettonisti, riduzione delle sale operatorie, tagli alle specialità chirurgiche e il venir meno della continuità assistenziale per alcune patologie che andrebbero curate sul territorio.

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