Marco Campanaro è stato condannato a 22 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Como per l’omicidio di Valentina Di Mauro, la sua convivente, avvenuto nel luglio del 2022. La Procura aveva chiesto 15 anni di reclusione, ma la Corte ha deciso di inasprirne la richiesta aggiungendo tre anni di Casa di cura di custodia al termine dell’espiazione in carcere.
Campanaro ha un disturbo della personalità di tipo misto, con episodi psicotici e paranoidei, che lo rende socialmente pericoloso. Non ha potuto beneficiare del rito abbreviato a causa della nuova riforma che impedisce di processare con riti alternativi gli omicidi aggravati, che devono andare direttamente al dibattimento.
La famiglia della vittima, nonostante il dolore che li ha colpiti da un anno e mezzo, non ha provato odio nei confronti dell’assassino. Il padre di Valentina ha dichiarato di provare pena per lui e che la sentenza non cambia nulla per loro.
Il difensore dell’imputato, avvocato Paolo Battaglia, ha dichiarato di non aspettarsi una pena così alta e di pensare che la presenza del vizio di mente sarebbe stata riconosciuta come prevalente.
In ogni caso, la condanna di Marco Campanaro non restituirà la vita di Valentina Di Mauro alla sua famiglia, ma almeno garantisce giustizia per il crudele delitto commesso.