Il Mottarone: la tragedia che ha segnato la storia di queste terre

Il 23 maggio 2021 è una data che resterà per sempre nella memoria degli abitanti del Verbano e non solo. La cabina numero 3 della funivia del Mottarone, che portava turisti e residenti sulla cima della montagna, si è schiantata al suolo, causando la morte di 14 persone. Oggi, davanti alla piccola stele di pietra posata nel bosco del Mottarone, non ci sarà alcuna cerimonia, ma solo una messa alla chiesa della Madonna della neve, in vetta. Chi vorrà, i parenti e forse le autorità, si fermerà al memoriale per un pensiero o una preghiera.

Sono i nomi incisi sulla pietra che ricordano ogni volta la dimensione del dramma che si è consumato tra queste montagne. Sono le vittime di una tragedia che ha segnato la storia di queste terre: vite e morti piccole e grandi, intrecciate per sempre tra loro e con questi luoghi. Eitan Biran, il bambino sopravvissuto allo schianto mortale, è diventato il simbolo di questa vicenda dolorosa, ma non dobbiamo dimenticare le storie delle altre vittime.

La famiglia israeliana composta da Amit Biran, Tal Peleg, Itshak Cohen, Barbara Konisky e Tom Biran, il figlio più piccolo, aveva organizzato la gita sul Lago Maggiore per far vedere un bel posto ai nonni arrivati in visita da Israele. Serena Cosentino, una ventisettenne calabrese di Diamante, era venuta a farle visita il suo fidanzato iraniano Mohammed Reza Shahisavandi, per festeggiare con una gita in montagna la guarigione di Serena dal Covid e l’allentamento delle misure restrittive. Alessandro Merlo e Silvia Malnati, fidanzati da quasi dieci anni, stavano pensando di mettere su famiglia. Vittorio Zorloni ed Elisabetta Persanini stavano per sancire con le nozze già fissate per il 24 giugno un amore arrivato dopo la fine di un precedente matrimonio, e che aveva portato anche alla nascita, cinque anni prima della domenica dello schianto, di Mattia, il loro bambino. Roberta Pistolato e Angelo Vito Gasparro avevano scelto il Mottarone come luogo per festeggiare il compleanno della donna.

Tutte queste persone hanno perso la vita in un attimo, in un tragico incidente che ha sconvolto le loro famiglie e l’intera comunità. Oggi, mentre ricordiamo le vittime della tragedia del Mottarone, dobbiamo anche riflettere sulla sicurezza dei mezzi di trasporto e sui controlli necessari per evitare simili tragedie in futuro. La memoria delle vittime ci deve spingere a fare di più per garantire la sicurezza delle persone che scelgono di visitare le nostre montagne.

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