Il lupo è da tempo al centro del dibattito sulla gestione delle specie selvatiche in Italia. La popolazione di lupi è in forte aumento da nord a sud ed è stimata dall’Ispra intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola. Un aumento che preoccupa soprattutto gli allevatori, che si vedono costretti a proteggere i propri animali da attacchi sempre più frequenti.
L’ultimo episodio è accaduto ieri, lunedì 22 maggio 2023, sulla sponda comasca del Lario, dove un allevatore è stato assalito da tre lupi mentre si trovava in quota per difendere il suo gregge. Raffaele Castellazzi, salito in alpeggio a controllare il suo gregge dopo che, tra sabato e domenica, il giovane si era accorto che mancavano alcuni capi di bestiame, ha raccontato di essere stato circondato dai tre lupi che hanno iniziato a girargli intorno, uno gli è saltato addosso, ha morso la camicia e lo ha colpito anche sulla gamba.
La Coldiretti Lecco Como ha denunciato il fatto, sottolineando che la situazione dei selvatici nelle province di Como e Lecco è completamente fuori controllo e che è ora necessario proteggere i cittadini ma anche salvare gli animali: abbiamo un numero sempre crescente di capi di bestiame sbranati in Alta Lombardia, mentre la stagione dell’alpeggio è ancora all’inizio. La presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi in alpeggio che rischia di portare all’abbandono della montagna.
La Coldiretti interprovinciale chiede un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa degli agricoltori e degli animali allevati. Inoltre, denuncia il rischio vero oggi di scomparsa della presenza dell’uomo dalle aree interne del comprensorio lariano per l’abbandono di intere famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.
In un ambito oggettivamente fragile come quello del comprensorio lariano, serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli, le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano i centri urbani.