La Brianza è una zona particolarmente colpita dai furti e dalle spaccate. Secondo i dati della CGIA di Mestre, la provincia di Monza si trova al ventiquattresimo posto tra le venti province italiane più colpite dai malviventi, superando le vicine Pavia e Brescia. Milano è al primo posto nella classifica nera, seguita dalla provincia di Parma. La Lombardia è la regione con il maggior numero di furti in Italia, con un furto ogni nove minuti. Gli operatori commerciali più colpiti sono i gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti, i concessionari, i commercianti di bici di pregio, i supermercati, la moda o abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi.

Il problema è difficile da risolvere, dato che le forze dell’ordine sono sottodimensionate e la società è sempre più povera, creando il terreno fertile per la proliferazione di piccoli criminali. Inoltre, la difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e sta condizionando anche le statistiche. Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell’avvento del Covid sia riconducibile a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li spinge a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito.

Secondo la CGIA, il problema è di natura politica. Se il corpo dei carabinieri e quello della polizia disponessero di un maggior numero di uomini e di mezzi in grado di presidiare con maggiore attenzione il territorio soprattutto nelle ore notturne, i malviventi avrebbero sicuramente la vita più dura. La situazione è preoccupante per gli artigiani e le piccole imprese della Brianza, che devono fare i conti con furti e spaccate sempre più frequenti.

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