Ladri di e-bike hanno colpito anche nella provincia di Brescia, utilizzando un piano d’azione preciso e studiato nei minimi dettagli. Il loro modus operandi consisteva nel forzare il cancello con un furgone e poi in pochi secondi svuotare i negozi o i garage portando via biciclette di pregio. Sono stati molti gli episodi contestati ai tre arrestati che hanno lavorato con altri 7 indagati. La Squadra Mobile della Questura di Padova ha eseguito una misura cautelare nei confronti di due moldavi e un serbo di Breganze, tutti componenti di un gruppo costituito da dieci soggetti dediti stabilmente a furti in abitazione e soprattutto di furti messi in atto con la tecnica della “spaccata” ai danni di negozi di rivendita di biciclette di alta gamma. Sono stati individuati e indagati anche episodi di furto, ricettazione e riciclaggio nelle province di Padova, Verona, Treviso, Bergamo, Brescia, Varese e Reggio Emilia, con danni ammontanti a diverse centinaia di migliaia di euro.
Gli indagati prendevano di mira i garage di pertinenza delle abitazioni private, individuati attraverso il monitoraggio delle piattaforme on-line dedicate ove gli appassionati condividono i percorsi effettuati in sella alle loro bici, consentendo ai malintenzionati di risalire con buona approssimazione ai luoghi di partenza o rientro. Inoltre, i ladri si concentravano sui negozi di rivendita di bici di alta gamma, di cui venivano nottetempo sfondate le vetrine impiegando come “arieti” veicoli rubati. Sono state rubate centinaia di bici di varie marche con danni patrimoniali di rilevante gravità.
L’indagine è stata avviata dopo che la Squadra Mobile di Padova ha eseguito un provvedimento di arresto provvisorio emesso dalla Autorità Giudiziaria moldava e ha individuato a Selvazzano Dentro l’abitazione ove si sospettava venisse “ospitato” il destinatario del mandato di arresto, rinvenendo numerose biciclette sportive, sia integre che smontate, dal valore economico di circa 60.000 euro. Le indagini sono state eseguite utilizzando le memorie dei telefoni cellulari e l’analisi delle immagini della videosorveglianza. Il 13 maggio 2022, in occasione di un controllo operato dagli stessi investigatori della Squadra Mobile, il 43enne serbo veniva sorpreso a trasportare sul suo mezzo 10 biciclette, tutte provento di furti, e per tale motivo arrestato in flagranza del reato di riciclaggio.
Per i restanti 7 indagati, ovvero per gli ulteriori episodi commessi nelle restanti, citate province del Nord, il Gip di Padova si è dichiarato incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alle diverse Procure, cui è rinviata la valutazione delle prove raccolte e la possibile richiesta di misure cautelari anche nei confronti dei restanti responsabili.

Articolo precedenteIl giardino degli Amadei a Calcinato: la lotta per la difesa della propria casa
Articolo successivoRicerche in corso per Antonio Fratus disperso sulla Corna Trentapassi a Pazzolo sull’Oglio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui