Attacco ad un allevatore e alle sue pecore all’Alpe di Ossuccio du Tremezzina del 22 maggio 2023: non i lupi, ma tre cani gli autori dell’aggressione. Lo ha affermato l’assessore regionale al territorio Gianluca Comazzi, confermando i risultati delle analisi genetiche effettuate sui pantaloni dell’allevatore. L’esito delle ricerche è stato reso noto dai laboratori della Fondazione Edmund Mach di Trento, incaricati dalla Regione di effettuare le analisi genetiche sui campioni biologici presumibilmente di lupo.
Le indagini della Polizia provinciale al comando di Marco Testa hanno confermato le risultanze delle analisi genetiche e non hanno riscontrato la presenza di carcasse di animali riconducibili alla presenza di lupi in quell’area. Tuttavia, è stata rilevata la presenza di cani vaganti che disturbavano gli animali al pascolo.
La Regione monitora la presenza del lupo in Alto Lario già dal 2015 mediante monitoraggi sistematici e raccolta e verifica delle segnalazioni, in collaborazione con Polizia Provinciale e Carabinieri Forestale. Dal 2020 sono stati effettuati 116 interventi in campo a supporto delle aziende, 78 interventi di verifica della funzionalità di dotazioni per la prevenzione già in uso, 71 contatti con aziende agricole per fornire informazione sulle opportunità di finanziamento per la prevenzione e 90 kit di prevenzione consegnati dal 2016.
Gli allevatori dell’Alto Lario hanno promosso una raccolta di firme mentre i sindaci di trenta Comuni hanno scritto al governo e in Regione per sollecitare un intervento di contenimento del predatore sul territorio. L’assessore Comazzi ha sottolineato l’importanza di intensificare i contatti con gli allevatori e di effettuare sopralluoghi ad hoc presso le aziende agricole per valutare le esigenze di protezione.