Il corpo della giovane Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, è stato portato all’Istituto di medicina legale di Milano per l’autopsia. La ragazza è stata uccisa dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello e gli esami serviranno a chiarire come è avvenuto il delitto, quanti colpi di coltello ha ricevuto e in quali parti del corpo. Inoltre, gli accertamenti dovranno verificare se il ragazzo abbia somministrato alla fidanzata del topicida ritrovato nel suo zaino.

La procedura è stata coordinata dal professore Andrea Gentilomo, insieme a specialisti che si occuperanno della parte tossicologica ed entomologica. Inoltre, sono giunti sul posto i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche e il legale della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti.

Si tratta di un caso di femminicidio che ha scosso l’intera città. La vittima, una giovane donna in dolce attesa, ha perso la vita in modo violento e ingiusto. La società deve adoperarsi per sconfiggere questo fenomeno che, purtroppo, si ripete sempre più spesso. Le donne devono sentirsi protette e difese, senza dover temere per la propria incolumità.

La morte di Giulia Tramontano è una tragedia che non può essere dimenticata. La giustizia deve fare il suo corso e i responsabili devono essere puniti con la massima severità. Solo così si potrà sperare di porre fine a questa piaga sociale che colpisce le donne in modo così violento e crudele.

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