“Denunciare, non avere paura, perché la giustizia comunque funziona”. Questo è il messaggio che la ragazza vittima dell’aggressione più grave ha consegnato ai suoi legali Silvia Allai e Carlo Pellegri, durante il processo abbreviato per le violenze in piazza del Duomo a Milano la notte di Capodanno 2022. Nonostante non fosse presente in aula, la sua voce è stata ascoltata e ha avuto un impatto significativo.
Le due giovani parti civili hanno avuto il coraggio di denunciare, e questa forza è stata riconosciuta dalle autorità giudiziarie. In particolare, le parole dei legali sottolineano l’empatia mostrata dalla Procura, un atteggiamento che non era scontato per questo tipo di reati. La sensazione di non essere sole è stata fondamentale per le ragazze che hanno affrontato un’esperienza così traumatica.
Oggi il processo si è concluso con due condanne, un risultato che dimostra che la giustizia può funzionare e che coloro che commettono violenze non possono restare impuniti. Questo è un importante segnale per le vittime, che devono trovare il coraggio di denunciare e di combattere per ottenere giustizia.
È fondamentale che la società sostenga le vittime di violenza, offrendo loro supporto e incoraggiandole a parlare. Solo attraverso la denuncia e il processo legale si può ottenere giustizia e mettere fine all’impunità di chi commette reati così gravi.
Questo caso dimostra che, nonostante le difficoltà e le paure, le vittime di violenza possono trovare sostegno nel sistema giudiziario e che la giustizia può funzionare. È un messaggio di speranza per tutte le vittime e un monito per chi pensa di poter commettere violenze senza conseguenze.
In conclusione, denunciare non è solo un atto di coraggio, ma anche un dovere civico. Non dobbiamo avere paura di far sentire la nostra voce, perché solo così potremo combattere l’ingiustizia e garantire un futuro migliore per tutti.