Il meteorologo: chicchi di grandine e raffiche di vento mai viste, dipende dal surriscaldamento

Nelle ultime due giornate sul lago d’Iseo sono caduti chicchi di grandine con un diametro superiore ai 4 centimetri. Inoltre, le raffiche di vento hanno raggiunto velocità fino a 80 chilometri orari. Nonostante ciò, non si tratta di un record: spostandoci verso la Franciacorta, il vento ha raggiunto una velocità massima di 92 chilometri orari, ma il primato della notte spetta al rifugio Capanna 2000, sul versante sud del Pizzo Arera, a Oltre il Colle, dove le raffiche hanno soffiato a 135 chilometri orari prima della mezzanotte.

Secondo il meteorologo Mattia Gussoni, quanto accaduto nelle Prealpi orobiche e nell’alta pianura bergamasca è stato definito “un evento eccezionale”. Le zone più colpite sono state la Val Seriana e la Val di Scalve, nonostante una coda di rovesci abbia interessato anche una parte della Val Cavallina. Il temporale è iniziato in Piemonte, si è poi spostato in Lombardia colpendo violentemente la parte orientale della provincia di Bergamo, per poi muoversi verso Brescia e infine il Trentino.

Si sono avute le prime avvisaglie di questa tempesta già nella notte tra martedì e mercoledì, che ha portato i vigili del fuoco ad intervenire 59 volte per alberi pericolanti o spezzati e infiltrazioni d’acqua. In alcuni paesi, come Ardesio, il forte temporale ha causato anche cali di alimentazione elettrica. Ieri, dalle 00:00 alle 16:00, sono stati effettuati 54 interventi dei vigili del fuoco, in molti casi per danni causati dal maltempo. In media, nella notte tra mercoledì e giovedì sono caduti tra i 15 e i 25 millimetri di pioggia in provincia. Tuttavia, se si considerano gli accumuli d’acqua totali in specifiche località, il dato aumenta notevolmente. Ad esempio, in Alta Val Seriana, nella zona di Valcanale, sono caduti circa 100 millimetri di acqua e circa 80 millimetri in Val di Scalve. Queste precipitazioni sono di un altro livello se confrontate con quelle registrate nella Bassa Bergamasca: a Treviglio sono caduti in media 5 millimetri di pioggia durante la notte, con un accumulo giornaliero di 14 millimetri.

Secondo il meteorologo, negli ultimi anni gli eventi meteorologici violenti e frequenti sulle Orobie sono aumentati. Ciò è dovuto al surriscaldamento, con temperature sempre più elevate, che a giugno hanno superato i 30 gradi anche in pianura, a differenza dei 25-26 gradi di media climatica, e all’alta umidità. Questi fattori rappresentano l’energia potenziale che alimenta i temporali e permette loro di svilupparsi in altezza. Le nuvole temporalesche possono raggiungere un’altezza fino a 10 chilometri, motivo per cui i chicchi di grandine raggiungono dimensioni così grandi.

Tuttavia, i rovesci sono arrivati alla vigilia di un nuovo cambiamento climatico, caratterizzato da stabilità e da un nuovo aumento delle temperature. L’anticiclone tornerà dal Nord Africa sul Mediterraneo, portando un caldo intenso che si farà sentire soprattutto da lunedì, con temperature che potrebbero raggiungere i 37 gradi nelle zone di media e bassa pianura. Anche l’umidità rimarrà costante. Questo perché i terreni non sono arsi come l’anno scorso e il caldo dei prossimi giorni contribuirà a disperdere l’acqua presente nel sottosuolo nell’atmosfera.

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