Sotto il sole rovente di Caronte, con temperature che superano i 40 gradi, molti finiscono per impazzire. O forse no: il caldo non c’entra nulla. È tutta colpa loro, sono fatti così. Non lo sapremo mai. Quello che è certo è che il Podio di questa settimana si apre con due individui, fino a qualche giorno fa sconosciuti a tutti, che hanno simulato un malore e, dopo aver fatto intervenire un’ambulanza, hanno chiesto un passaggio (video). “Ragazzi, siamo persi in campagna e risolveremo la situazione”, hanno raccontato i due in un video postato su TikTok. “Arriva l’ambulanza a prenderci, e chi ha voglia di tornare a piedi a Riccione”. Veramente indecenti: fingere un malore, occupare un mezzo che avrebbe potuto aiutare o addirittura salvare una persona realmente in difficoltà e poi vantarne sui social. Non soddisfatti della loro idiozia, una volta scoppiata la polemica sui giornali, invece di scusarsi e tacere, uno dei due, tale Karim, si è preso a male parole con Matteo Salvini e con gli elettori della Lega: “Tu che fai tanto il politico, possiamo dire ai tuoi fan, quelli che ti seguono, quelli della Lega, che sono tutti degli stupidi” (video). Il dramma è che Karim non è l’unico pecora nera. Tra youtuber, tiktoker e influencer ne abbiamo davvero abbastanza. Un mare di imbecilli. Prendiamo il giovane di origine straniera che a Jesolo si è bagnato nella fontana (video). Ciabatte da mare, pantaloncini corti e ovviamente senza maglietta. Serve commentare, forse?
Al secondo posto troviamo i censori rossi che vogliono zittire Beatrice Venezi. Ai dem non è mai piaciuta. Forse perché fin dall’inizio non ha voluto farsi chiamare “direttora”? Boh, chissà… sta di fatto che, già quando i collettivi francesi hanno protestato contro l’Opera di Nizza che l’ha invitata a suonare a Capodanno, si sono ben guardati dal difenderla. Non solo. I tre dell’Ave Maria, Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, Andrea Bonfanti, sindaco di Pescaglia, e Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca, hanno addirittura peggiorato le cose quando la direttrice ha suonato l’Inno a Roma per celebrare Giacomo Puccini, si sono alzati indignati e se ne sono andati indignati. Tutti e tre sono di area dem, grande sorpresa! E ancora una volta ci hanno dimostrato il loro strampalato concetto di libertà. Fa benissimo Venezi a non curarsi di questi piccoli censori: brava, avanti così!
Al primo posto del nostro podio, questa settimana c’è una piccola folla. Sono gli eco gretini allo sbaraglio e sono davvero tanti. La peggiore è sicuramente la ministra spagnola per la Transizione ecologica Teresa Ribera. Mercoledì scorso è andata al summit sul clima in bicicletta (video). Ovviamente, per non inquinare. Peccato che dietro di lei ci fosse un gruppo di auto blu che sfrecciava per le strade di Valladolid. Quanta ipocrisia! Anche Greta Thunberg ha dato il suo contributo. L’avevamo lasciata in pensione. “Lascio il megafono ad altri…”, aveva promesso. E noi ci avevamo creduto. Invece, nei giorni scorsi, l’abbiamo ritrovata ancora in prima linea, in piazza a Strasburgo, a protestare contro i governi dei Paesi europei. Poi, affacciata sull’emiciclo del parlamento europeo, ha fatto gesti offensivi, alternando dito medio e cuoricini, ai nostri politici. Tutto questo mentre veniva votata l’ultima follia ecologica, quella sul ripristino della natura, un concentrato di puro ambientalismo ideologico. In nome del “ripristino degli ecosistemi”, l’Unione europea ha deciso di lasciare incolti i campi e liberare il corso dei fiumi. Un danno economico sia per gli agricoltori sia per gli Stati che saranno costretti ad aumentare le importazioni e quindi le spese verso l’estero. Senza contare che, mentre veniva presa questa decisione suicida, abbiamo dovuto sopportare anche il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, che insultava la destra al potere in Italia.