PAVIA. L’anticiclone africano Caronte ha portato l’inizio di una settimana molto calda, con Pavia tra le città più colpite, con temperature che raggiungeranno i 38-39°C durante il giorno, anche all’ombra. Il caldo, in aumento fino a mercoledì, sarà intenso e afoso, con punte storiche in alcune città. E c’è allarme per i malori: gli accessi al pronto soccorso del San Matteo stanno aumentando. Nelle ultime 24 ore sono stati visitati almeno 15 pazienti con sintomi correlati al caldo, come la disidratazione. Soprattutto anziani con problemi cardiaci e pazienti sottoposti a terapie diuretiche. Lunedì mattina una donna di 74 anni si è sentita male mentre era in fila all’ufficio postale di via Tasso: è stata soccorsa dall’ambulanza e portata in ospedale. Altri casi di malessere sono stati registrati nel resto della provincia.

Per affrontare l’emergenza, il Ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni per l’attivazione del “Codice calore” nei pronto soccorso, che prevede un percorso assistenziale preferenziale e differenziato negli ospedali. “Nello specifico – spiega il ministero in una nota – per affrontare al meglio gli effetti del caldo sulla salute, si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili”. Ma quali sono le categorie più a rischio? “Devono stare più attenti coloro che fanno terapie, chi ha tendenzialmente la pressione bassa e problemi polmonari – spiega Stefano Perlini, responsabile del pronto soccorso del San Matteo di Pavia -. Il caldo di questi giorni può provocare problemi anche a chi è iperteso e prende la pastiglia, occorre per questo controllare più spesso i valori. Il consiglio è bere molto e stare il più possibile al chiuso. Questo vale anche per i bambini, altra categoria a rischio”.

Il Ministero della Salute raccomanda dieci regole, tra cui evitare di uscire nelle ore più calde, proteggere le persone più fragili, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, mangiare frutta fresca, indossare abiti chiari e traspiranti, cappelli leggeri, occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporsi al sole. È anche importante proteggere gli alimenti dal caldo, evitare di viaggiare in auto nelle ore più calde e proteggere anche gli animali domestici dal caldo. Nella circolare inviata alle Regioni è prevista anche l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7, per 12 ore al giorno, per accessi relativi agli effetti del caldo, il potenziamento del servizio di guardia medica e la riattivazione delle Uscar (Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionali) per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai pronto soccorso.

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