Il virus West Nile si diffonde in Lombardia: sospesa l’attività di sorveglianza veterinaria

Il virus West Nile continua a diffondersi in Lombardia, ad eccezione delle province di Bergamo e Monza. La Direzione Welfare di Regione Lombardia ha deciso di sospendere l’attività di sorveglianza veterinaria per l’individuazione del virus, in quanto la sua presenza è ormai endemica in diverse province della regione.

La principale modalità di contagio è attraverso le punture di zanzare infette. Pertanto, è fondamentale concentrarsi sulla prevenzione del possibile contagio. Dopo un inizio di stagione tranquillo, i casi di infezione sono aumentati a partire dalla fine di luglio, segno che il virus si sta diffondendo sempre di più.

Secondo il dottor Paolo Bulgheroni, Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria dell’Ats Insubria, fino ad oggi sono stati confermati 21 casi di malattia nella regione Lombardia, ma nessuno è stato riscontrato nella provincia di Varese. La West Nile è una malattia virale che ha come serbatoi gli uccelli selvatici e le zanzare, principalmente del tipo Culex. Altri mezzi di infezione sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto durante la gravidanza. È importante sottolineare che il virus non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con persone infette.

In Italia, fin dall’inizio di maggio, sono stati confermati 55 casi di infezione da West Nile Virus nell’uomo, con due vittime entrambe in Lombardia. Le province in cui è stata dimostrata la circolazione del virus sono 40, secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità.

La zanzara Culex è il principale vettore del virus. È di piccole dimensioni e di colore marroncino. A differenza della zanzara tigre, emette un ronzio che la rende riconoscibile. È attiva principalmente di sera e di notte, soprattutto all’interno di ambienti chiusi.

Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità riporta la presenza di 51 pool di zanzare infette individuate in Italia, di cui 12 in Lombardia, di cui 6 nella provincia di Mantova, 2 nel Pavese e uno ciascuno nei territori di Milano, Sondrio, Cremona e Brescia.

La maggior parte delle persone infette non sviluppa sintomi, ma circa il 20% può manifestare una forma lieve simil-influenzale. Tuttavia, gli anziani e i soggetti fragili possono sviluppare una forma grave e a volte mortale, con meningite ed encefalite. Il periodo di incubazione varia da 2 a 14 giorni dalla puntura della zanzara infetta.

La prevenzione della malattia West Nile consiste principalmente nel contrasto alla diffusione delle zanzare e nella riduzione dell’esposizione alle loro punture. È fondamentale utilizzare repellenti quando si è all’aperto all’alba e al tramonto, curare le aree verdi, svuotare i contenitori con acqua stagnante, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole degli animali, coprire con chiusure ermetiche i contenitori per la raccolta dell’acqua piovana e utilizzare zanzariere alle finestre. La prevenzione è essenziale per limitare la diffusione del virus e proteggere la salute delle persone.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui