LA TRAGEDIA
Intorno all’ora di pranzo si è verificato l’incidente fatale nella frazione di Bornico. Nonostante l’intervento dei sanitari, non è stato possibile salvare il ferito.
Un lavoretto domestico di routine come la sfrondatura di un albero in giardino, una banale caduta da una scala, uno spunzone proprio lì sotto, quello dell’unico palo di sostegno del reticolato che circonda la proprietà, a formare una fatale concatenazione di eventi. È stato un incidente assurdo, quanto orribile e tragico, quello costato la vita ieri mattina, 2 agosto, intorno a mezzogiorno a un pensionato di 69 anni residente a Bornico, un borgo del Comune di Toscolano Maderno.
Una tragedia imprevedibile
La vittima, Mauro Rudi Perini, si trovava nel giardino della propria abitazione a Bornico quando ha perso la vita: secondo quanto appreso da alcuni conoscenti in paese, era in piedi su una scaletta, intento a tagliare i rami sporgenti della siepe adiacente la recinzione che ne delimita il perimetro, e nulla faceva presagire che qualcosa di tragico potesse accadere in un momento di relax, al sicuro nel proprio giardino. Invece, per ragioni ancora da accertare (forse un movimento sbagliato, un piede in fallo, un improvviso malore oppure chissà), l’anziano ha perso l’equilibrio ed è caduto dalla scaletta, finendo infilzato da uno spuntone dell’unico palo che sorregge la recinzione. A dare l’allarme è stata la moglie Daniela che al momento della caduta si trovava all’interno dell’abitazione. Uscita di corsa in giardino, la moglie si è trovata improvvisamente di fronte a quella visione spaventosa di tragedia.
Vani i soccorsi
Dopo la chiamata dei soccorsi, sono intervenuti gli operatori sanitari, i vigili del fuoco a sirene spiegate da Salò e i carabinieri, ma non è stato possibile salvare Perini. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta accidentale. «Rudi era una persona davvero splendida», ricorda Mario Erculiani il presidente dell’associazione locale don Ricchini, la «Scuola del tempo libero», sodalizio all’interno del quale Perini era volontario e ricopriva la carica di vicepresidente. Dalla banca al volontariato «Da qualche anno era in pensione dopo aver lavorato in banca e spendeva tutto il suo tempo con noi o in Parrocchia. Si era dato molto da fare negli ultimi tempi per far rinascere la nostra associazione e, facendo tesoro della sua esperienza lavorativa, si occupava della contabilità e degli aspetti burocratici coordinando tutto il lavoro». Rudi Perini era molto attivo anche nelle attività della Parrocchia: se c’era da dare una mano non si tirava mai indietro. «Per noi – sottolinea commosso il presidente Erculiani – non sarà facile colmare questa grave perdita. Intercorreva un rapporto profondo e sincero di amicizia. Rudi era per carattere una persona riservata, ma quando c’era da dare una mano, senza tante chiacchiere, offriva sempre il suo contributo prezioso». Rudi Perini, che aveva perso giovanissimo la mamma, viveva con la moglie Daniela nella casa di Bornico costruita da suo padre, conosciuto da quelle parti per aver lavorato come economo al Grand Hotel di Gardone Riviera. Dopo i rilievi e le formalità burocratiche di rito, l’Autorità nel pomeriggio ha concesso il nulla osta e la salma è stata restituita alla famiglia.