Robot Rov utilizzato per cercare il corpo di una ragazza dispersa nel lago d’Iseo

Nella mattinata di giovedì, i volontari del Garda sono usciti con il nuovo robot Rov per continuare la ricerca del corpo di Chiara Lindl, una turista tedesca di vent’anni dispersa nel lago d’Iseo dal venerdì sera. Il robot subacqueo dei Vigili del fuoco Sommozzatori di Milano era atteso mercoledì, ma era impegnato in un altro intervento. Nel frattempo, le operazioni sono proseguite con l’Unità di comando locale allestita al porto di Pisogne, dove gli specialisti della topografia si sono concentrati sui dati raccolti nei giorni precedenti con il sonar.

Sono state individuate più di quindici sagome sui fondali tra Lovere, Castro, Grè e Toline di Pisogne, che saranno verificate con l’aiuto del robot Rov controllato a distanza dai volontari del Garda. Grazie alla collaborazione del Gruppo Sub di Monte Isola e del Gruppo Soccorso Sebino, le ricerche continueranno almeno fino a domenica.

I familiari di Chiara, dopo essere stati aggiornati dalle forze dell’ordine e dal sindaco di Pisogne, Federico Laini, sono ripartiti per la Germania giovedì. Mercoledì sera, la madre e il padre della giovane hanno depositato dei fiori sulla riva del lago per salutare la figlia, accompagnati dalla sorella e dal fidanzato di Chiara. Gli amici con cui stavano trascorrendo le vacanze al campeggio di Pisogne sono già tornati in Germania, compresa Carolina Knauff, la 23enne deferita all’autorità giudiziaria per aver preso i comandi del motoscafo e accelerato all’improvviso, facendo cadere Chiara in acqua.

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