La caccia in provincia di Brescia sta affrontando una serie di sfide che stanno cambiando radicalmente l’attività venatoria. Il mancato ricambio generazionale, l’ampliamento della platea di coloro che fruiscono delle zone boschive, la distruzione dell’ambiente naturale e gli aggiornamenti legislativi sono solo alcuni degli ostacoli che i cacciatori bresciani devono affrontare.

Attualmente, il numero di cacciatori in provincia è di circa 19.000 persone, ma ogni anno si registra una diminuzione del 3% delle licenze. Quindici anni fa, a Brescia c’erano oltre 27.000 cacciatori, il che indica un trend negativo continuo. Questa diminuzione è dovuta anche alla distruzione dell’habitat ideale per la caccia, soprattutto nelle zone di pianura, dove il numero di cacciatori è sempre più ridotto. Solo in alcune aree, come ad esempio nella sezione di Collio in alta Valtrompia, i giovani continuano ad avvicinarsi alla caccia grazie alla presenza di boschi vicino a casa.

A livello nazionale, si stima che ci siano circa 400.000 cacciatori, di cui 50.000 in Lombardia. Tuttavia, il boom di sport praticati in montagna o in collina ha portato a una congestione dei sentieri, creando problemi di convivenza tra cacciatori e altri sportivi. È importante trovare un equilibrio affinché tutti possano usufruire dei boschi senza arrecare disturbo agli animali selvatici.

Inoltre, la sensibilità crescente nei confronti degli animali ha portato a una riduzione del numero dei cacciatori bresciani. Le vecchie generazioni faticano a passare il testimone ai giovani, anche a causa di episodi di vandalismo contro capanni e aree di proprietà dei cacciatori, perpetrati da attivisti animalisti.

L’apertura della stagione venatoria è stata piuttosto tranquilla, ma ci sono ancora alcune questioni da chiarire, come la chiusura anticipata della stagione e l’utilizzo delle munizioni al piombo. Su questi temi si esprimerà il Tar di Milano l’11 dicembre. Inoltre, i cacciatori sono cauti nell’utilizzo del piombo, poiché non è ancora chiaro cosa sia considerato esattamente una zona umida.

La caccia in provincia di Brescia sta affrontando molte sfide, ma è importante trovare un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la pratica di un’attività tradizionale. È necessario promuovere il ricambio generazionale e garantire un dialogo costruttivo tra cacciatori, sportivi e attivisti per il benessere animale. Solo così sarà possibile preservare questa importante tradizione.

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