L’epidemia di peste suina si avvicina a Brescia. Secondo i cacciatori, è solo una questione di tempo prima che l’epidemia si diffonda nella zona, considerando che la malattia sta già circolando a Pavia e due giorni fa è stato scoperto un carico di suini infetti proveniente da un’azienda pavese a Solarolo di Goito, nel mantovano. Fino ad ora, nel territorio di Brescia non sono stati segnalati casi. Questa conferma arriva direttamente dall’ATS Brescia, che afferma che non ci sono casi sospetti né focolai attivi di peste suina nel territorio. Alcuni suini sono stati abbattuti perché non erano identificabili e potevano essere veicoli di malattie infettive. Secondo il bollettino epidemiologico nazionale, sono stati controllati 399 suini e 84 cinghiali nel bresciano, ma nessuno di loro ha contratto il virus. I cinghiali si sono spinti fino alle porte di alcuni centri abitati, come Gavardo, a causa delle aree meno coltivate e delle condizioni climatiche favorevoli alla loro proliferazione. L’incubo della peste suina si avvicina sempre di più a Brescia, e bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare la diffusione dell’epidemia.