TURBIGO – Una telefonata da un parente ci ha informato che un nostro compaesano è stato nominato Cardinale da Papa Francesco l’altro giorno. Si chiama Pierbattista Pizzaballa (madre Tadini), è francescano e patriarca latino di Gerusalemme. È nato nel 1965 a Cologno al Serio (BG), lo stesso paese in cui è nato Pierluigi Albricci, parroco di Turbigo dal 2012 al 2021. Questa chiamata ci ha dato motivo di riflettere.
Sono molti i turbighesi che hanno origini bergamasche. La migrazione è avvenuta circa un secolo fa, grazie al direttore generale del Cotonificio Valle Ticino, Uberto Gennaro, che era anch’egli bergamasco. Egli avviò una massiccia “chiamata” dei suoi compaesani (i cui discendenti sono ancora qui) per soddisfare le esigenze produttive del Cotonificio.
Infatti, all’inizio del Novecento il CTV si trovava in un momento di grande espansione, con undici stabilimenti e 4500 dipendenti: due filature erano a Turbigo e Vittuone, mentre altre tessiture si trovavano nei paesi limitrofi.
I bergamaschi, grandi lavoratori, risposero alla “chiamata” di Uberto Gennaro. Arrivarono a Turbigo e si stabilirono nella “Curt Fabrica” (oggi piazza “Madonna della Luna”, allora Via Roma, 4) e nella “Corte del Gray” (oggi palazzo de Cristoforis, sede municipale), dove una trentina di famiglie, tra cui anche chi scrive, andò ad abitare al numero 15 di Via Roma.
I bergamaschi si incrociarono in paese con le famiglie turbighesi dai tipici cognomi (Cavaiani, Garavaglia, Cedrati, Colombo…) e nel panorama sociale si aggiunsero i Leoni, Caldara, Bolognesi, Carchen, Merizio, Pelucchi, Fadigati, Moretti, Nozza, Maver, Bonavera, Riva, Brusetti, Sangalli, Marchetti e molti altri ancora. Questi cognomi sono presenti nei nostri ricordi, ma ci piacerebbe che qualcuno ne aggiungesse altri.
Nel cimitero comunale, ai limiti del primo Campo, sulla destra, si trova la tomba del direttore generale del Cotonificio Valle Ticino, Uberto Gennaro (1871-1946), che fu l’artefice della “chiamata” e uno dei fondatori della Scuola Materna-Ente Morale di Turbigo.