Il 2023 non è stato un anno molto favorevole per le aziende che hanno deciso di quotarsi in borsa. Un esempio è Birkenstock, il celebre marchio di scarpe, che ha subito un duro colpo con un calo del 13% al debutto dell’IPO. Questo evento dimostra come le aziende stiano incontrando difficoltà nel raggiungere risultati positivi sul mercato azionario.

Secondo Enrico Rovere, esperto di Kroll, i multipli EV/EBITDA utilizzati per valutare le aziende in vista della quotazione in borsa si sono ulteriormente ridotti nei primi nove mesi dell’anno. Questa tendenza si è verificata in tutti i settori, ad eccezione del software, delle aziende del settore oil&gas e dei beni di consumo.

Nonostante questa riduzione dei multipli, Rovere sostiene che non sia necessariamente un aspetto negativo. Infatti, una valutazione più bassa può aumentare l’attrattiva delle aziende per gli investitori. Inoltre, può rappresentare un’opportunità per le aziende che desiderano quotarsi in borsa a un prezzo più conveniente.

Tuttavia, è importante sottolineare che ogni azienda deve valutare attentamente la decisione di quotarsi in borsa, considerando i rischi e i benefici associati a questa scelta. La borsa può offrire accesso a nuovi capitali e maggiore visibilità, ma comporta anche una maggiore trasparenza e una maggiore pressione per raggiungere risultati finanziari.

In conclusione, nonostante il 2023 stia presentando delle sfide per le aziende che desiderano approcciare la borsa, la riduzione dei multipli EV/EBITDA potrebbe rappresentare un’opportunità per alcune aziende. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i pro e i contro di questa decisione prima di intraprendere il percorso verso la quotazione in borsa.

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