Feral pigs, sow and piglets rooting for food

La caccia ai cinghiali responsabili della diffusione della Peste Suina Africana continua ad essere un problema in Italia. L’associazione Coldiretti ha sollecitato azioni più incisive nella caccia a questi animali, affermando che gli 18mila cinghiali abbattuti finora sono pochi rispetto agli obiettivi prefissati. La situazione è particolarmente grave nel Sud Piemonte, dove il focolaio epidemico ha avuto origine e dove la diffusione della malattia continua ad essere un problema.

La tensione è ancora alta nel Pavese a causa degli abbattimenti di maiali negli allevamenti colpiti dalla Peste Suina Africana. Gli agricoltori si lamentano del fatto che sono stati abbattuti maiali sani, mentre i cinghiali continuano a girare liberamente nelle campagne. Fabio Gandini, un agricoltore di Predosa, esprime la sua rabbia per la situazione, sottolineando che coltivare mais e grano sta diventando impossibile.

Coldiretti ha già sollecitato azioni più incisive nella caccia ai cinghiali, ma finora sono stati abbattuti solo 18mila esemplari, molto al di sotto degli obiettivi prefissati di 58mila abbattimenti entro la fine dell’anno. Si spera che il Ministero della Difesa possa fornire un aiuto con l’impiego dell’esercito per affrontare la questione, ma ad oggi non sono stati ancora effettuati interventi militari.

Per contrastare la diffusione della Peste Suina Africana, la Regione Lombardia ha stanziato 725mila euro come contributo per le attività di controllo del cinghiale e prevenzione della diffusione della malattia. Di questi, 132.454 euro sono destinati alla provincia di Pavia. Questa delibera è stata approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, con il concerto dell’assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.

La Peste Suina Africana è una malattia virale infettiva che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici. Attualmente non esistono vaccini e la mortalità può raggiungere il 100% degli animali colpiti. Non è trasmissibile all’uomo, ma può avere conseguenze gravi sia a livello economico che sociale, incidendo sulla redditività degli allevamenti e sulle movimentazioni di suini e dei relativi prodotti.

In provincia di Pavia, sono stati accertati 8 casi di positività alla Peste Suina Africana su cinghiali e 9 focolai in allevamenti di suini. La malattia è stata confermata per la prima volta in Italia continentale nel gennaio 2022, in una carcassa di cinghiale nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria.

La situazione in provincia di Pavia è particolarmente grave, con diversi focolai di Peste Suina Africana sia nei cinghiali che negli allevamenti di suini. Sono stati abbattuti molti capi per prevenire la diffusione del virus, ma ci sono state polemiche riguardo all’abbattimento di 10 maiali nel rifugio Cuori Liberi di Sairano di Zinasco. Il Vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha annunciato “tolleranza zero” nei confronti della malattia e ha criticato le proteste che si sono sollevate contro gli abbattimenti.

La diffusione della Peste Suina Africana continua a essere un problema serio in Italia, con la necessità di adottare azioni più incisive nella caccia ai cinghiali responsabili della diffusione della malattia. Speriamo che le autorità competenti possano intervenire con misure efficaci per contrastare questa grave epidemia che sta causando danni economici e sociali.

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