Cinque famiglie che finalmente tornano a casa dopo settanta giorni di sfollamento. Questa è la buona notizia di oggi, giovedì 2 novembre, in cui cinque appartamenti sono stati dichiarati nuovamente abitabili. Questo è un segnale di speranza per le famiglie che hanno subito le conseguenze di un terribile incendio avvenuto lo scorso 21 agosto, che ha coinvolto una parte dell’edificio situato tra i civici 14 e 30 di via Moroni.

Tuttavia, non possiamo dimenticare che circa venti persone sono ancora sfollate e stanno affrontando difficoltà. Per i tredici appartamenti situati al civico 20, dove l’incendio è scoppiato durante un cantiere, sarà necessario aspettare almeno la primavera. L’architetto Gianluigi Cortinovis ha spiegato che cinque famiglie sono già tornate nei loro appartamenti, mentre altre sette dovranno attendere fino alla costruzione del tetto e al ripristino dei camini e delle canne di scarico delle caldaie distrutte dall’incendio, ovvero fino a marzo 2024. I restanti sei alloggi sono invece completamente bruciati.

Durante l’ultima assemblea condominiale è stato approvato un progetto per i lavori di rifacimento del tetto, del vano scale, delle facciate interne e del terrazzo, nonché per i consolidamenti strutturali di murature e solai. Questi interventi avranno un costo complessivo di 457mila euro solo per le parti condominiali. A questa cifra andranno aggiunte le spese per la ricostruzione dei sei appartamenti bruciati e per gli alloggi che hanno subito ingenti danni agli impianti, alle solette superiori, alle controsoffittature, ai pavimenti e agli arredi. Per i lavori all’interno degli appartamenti, si prevede una conclusione entro giugno 2024, ma tutto dipende dalle possibilità finanziarie dei proprietari.

Nonostante le difficoltà e i tempi lunghi, la notizia dei primi appartamenti abitabili è un segnale di speranza per le famiglie coinvolte. L’importante è che si stia lavorando per ripristinare la situazione e consentire a tutti di tornare finalmente a casa.

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