Le Olgettine, Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, sono state “sfrattate” dalla famiglia Berlusconi. Una comunicazione inviata da una società immobiliare legata alla famiglia Berlusconi ha annunciato l’estinzione del contratto di comodato d’uso gratuito delle ville di Bernareggio, a causa della morte del Cavaliere. Oltre alle Olgettine, altre 19 ragazze coinvolte nel caso Ruby sono state destinate a lasciare le ville. La comunicazione invita le ragazze a contattare l’azienda per definire le modalità di restituzione entro il 31 dicembre 2023, data in cui scadeva il contratto tra Berlusconi e Guerra che non sarebbe stato rinnovato.

Barbara Guerra ha rilasciato la sua versione dei fatti, affermando di essere stanca di sentire cose non vere e di essere trattata come una pezzente che elemosina, nonostante provenga da una buona famiglia e abbia sempre lavorato. Ha dichiarato che dal 2013 non riceve più nulla sul suo conto bancario da Silvio Berlusconi e che lei e Silvio sono sempre rimasti in buoni rapporti. Ha anche menzionato una causa aperta prima della morte di Berlusconi che è passata agli eredi e ha affermato di aver visto gli avvocati del Cavaliere in sede arbitrale fino a qualche mese fa.

Riguardo all’assegno mensile di 2.500 euro che avrebbe dovuto ricevere come risarcimento per i danni di immagine derivanti dai processi, Guerra ha dichiarato di non riceverlo dal 2013. Ha espresso la sua frustrazione per aver subito in silenzio per 15 anni e ha affermato di essere stufa, sottolineando che è passato troppo tempo e che ha 45 anni, non più 25.

Le ville di Bernareggio, in cui Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli hanno vissuto in comodato d’uso senza pagare le utenze, sono state realizzate dall’architetto Mario Botta e acquistate da Berlusconi per circa 800mila euro ciascuna, per un totale di 1,6 milioni di euro. Queste informazioni sono state rivelate durante il processo Ruby ter, in cui l’architetto Ivo Redaelli è stato chiamato come testimone. Redaelli ha anche dichiarato di essere amico dell’ex premier.

Nel processo è coinvolta anche l’altra Olgettina, Giovanna Rigato, accusata di tentata estorsione nei confronti di Silvio Berlusconi per aver chiesto un milione di euro in cambio del suo silenzio sulle serate di Arcore. L’udienza è stata rinviata al 30 gennaio.

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