Omicidio a Melzo: richiesta di 28 anni di reclusione per Rosa Fabbiano
Rosa Fabbiano, imputata per l’omicidio della madre anziana e malata Lucia Cipriano, è stata processata davanti alla Corte di Assise di Milano. Il pm Elisa Calanducci ha richiesto una condanna a 28 anni di reclusione per la donna.
Secondo l’accusa, Rosa potrebbe aver ucciso la madre strangolandola, forse nel tentativo di farla smettere di gridare. Successivamente, avrebbe tagliato il cadavere in pezzi e nascosto le parti nella vasca da bagno dell’abitazione dell’anziana a Melzo, nel Milanese, lasciandole lì per due mesi.
Sul cadavere sono state trovate tracce di deodorante, che la figlia aveva spruzzato per coprire l’odore nauseabondo proveniente dal corpo, e tracce di bruciature. Rosa aveva anche cercato di cancellare le sue tracce e l’identità della madre con il fuoco. Sul luogo del delitto sono stati rinvenuti una sega di 31 centimetri, numerosi guanti in lattice, una tuta protettiva e una cuffietta.
Nei mesi successivi all’omicidio, Rosa aveva raccontato alle sue due sorelle di aver fatto ricoverare la madre in una Rsa perché non era più curabile.
Nella requisitoria, il pm Calanducci ha evidenziato la “povertà ideativa, emotiva e anche affettiva” di Rosa, ma ha sottolineato che ciò non mette in dubbio la sua capacità di intendere e volere al momento del crimine, poiché non ci sono evidenze a riguardo.
Il movente del delitto sarebbe da individuarsi nella situazione di disagio che Rosa stava vivendo all’epoca dei fatti, tra la lontananza di una delle sorelle trasferitasi a Trento, il difficile rapporto con il marito disabile e gravi problemi di salute personali.
L’udienza riprenderà il prossimo 19 dicembre, quando avrà luogo la difesa e, eventualmente, le repliche. Successivamente potrebbe essere emessa la sentenza. Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro.