Myrta Merlino ha vissuto momenti di tensione durante la trasmissione di Pomeriggio 5, dove si discuteva del caso dei due ragazzi scomparsi nella provincia di Padova dallo scorso sabato. Durante l’intervista ai genitori di Erika, furiosi per il rilascio dell’assassino della ragazza poiché “obeso”, è emerso anche il caso della bambina morta nella culla, per cui i genitori sono stati arrestati.
Durante la diretta su Canale 5 oggi, martedì 14 novembre, Merlino ha notato sul video-wall che la sua inviata stava vivendo dei momenti concitati. Così le ha chiesto cosa stava succedendo. L’inviata ha spiegato che un uomo, il fratello del padre della bambina, voleva “dare le sue ragioni”. L’uomo, molto aggressivo, ha urlato: “Non è possibile sentire quel che dite”.
Myrta Merlino non si è lasciata intimidire, ricordando che quella stessa energia avrebbe potuto usarla per evitare una simile tragedia: “Adesso usi questa energia con noi. Perché non l’ha usata guardando la bambina?”, gli ha risposto. L’uomo si è difeso dicendo di non averla vista affatto, la bambina morta. “Allora perché parla?”, ha ribattuto Merlino. E ancora: “Cosa non è vero? Abbia il coraggio. La bambina è stata curata con lo strutto. Ci ha messo lo strutto”, ha ribadito Myrta Merlino, respingendo l’attacco.
Questo episodio ha creato grande agitazione durante la trasmissione, dimostrando la difficoltà di trattare certi argomenti delicati e le reazioni emotive che possono scaturire. La giornalista ha mostrato grande coraggio nel difendere le proprie posizioni e nel non farsi intimidire dalle parole dell’uomo.
In conclusione, è importante ricordare che il giornalismo deve affrontare temi complessi e delicati come questi, ma è fondamentale farlo con rispetto e correttezza, evitando di cadere in sensazionalismo o provocazioni inutili. Solo così si può garantire una informazione di qualità e una discussione costruttiva.