«Purtroppo so bene come ci si sente – dice Oleksandr rivolgendosi ai genitori di Chiara -. Il mio cuore e la mia anima sono con voi in questo momento».

Sono 105 i femminicidi in Italia nel 2023. Numeri da bollettino di guerra e non a caso il padre di Yana utilizza questa parola nel messaggio rivolto agli uomini. «Quante altre donne devono essere uccise prima che vi svegliate?». È l’interrogativo che Oleksandr Malaiko pone agli uomini. Si tratta del padre di Yana, la ragazza di 23 anni uccisa il 20 gennaio 2023 a Castiglione delle Stiviere dall’ex fidanzato Dumitru Stratan e ritrovata senza vita, dopo giorni di ricerche, in una strada di campagna di Lonato del Garda. Proprio come Chiara Cecchettin, anche Yana era stata uccisa dall’ex fidanzato. Due femminicidi che si sono consumati a centinaia di chilometri di distanza, ma che hanno un forte legame per il dolore causato alle famiglie delle vittime. «Purtroppo so bene come ci si sente – dice Oleksandr rivolgendosi ai genitori di Chiara -. Il mio cuore e la mia anima sono con voi in questo momento e, se me lo permettete, vorrei correre da voi per abbracciarvi e lottare insieme». Dopo la morte della ragazza di Castiglione delle Stiviere è nata l’associazione «Yana» e il padre Oleksandr si sta impegnando per far conoscere la storia della figlia e contrastare, tramite l’educazione e il rispetto verso l’altro, la piaga del femminicidio. «Serve ritornare a essere padri consapevoli e coscienti – aggiunge Oleksandr – di come crescono i propri figli, educarli e insegnare il rispetto. La fascia d’età più colpita è quella dei ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Se ognuno di noi farà qualcosa ogni giorno, se dedicherà un po’ della propria attenzione agli altri, vinceremo questa guerra».

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