Treviglio, contestate a Cogliati le code per la scelta del medico a Osio Sotto
Sembra che i provvedimenti presi ai piani alti dell’Asst Bergamo Ovest siano strettamente collegati tra loro. Venerdì è stata sospesa per un mese Paolo Cogliati, direttore del distretto sanitario della Media pianura (Dalmine). Lunedì invece è stato rimosso dalla posizione di direttore socio sanitario Andrea Ghedi. Entrambe le decisioni sono state prese dal direttore generale Peter Assembergs. Contattata direttamente, l’Asst Bergamo Ovest non ha fornito informazioni in merito, nascondendosi dietro la privacy. Anche i diretti interessati sono rimasti in silenzio, poiché sono dipendenti dell’azienda socio sanitaria con sede a Treviglio. Queste due decisioni, arrivate all’improvviso, hanno scosso profondamente non solo l’Asst Bergamo Ovest, ma anche il suo territorio, suscitando perplessità tra i sindaci che perdono i loro punti di riferimento.
Ghedi era in carica dall’aprile 2020 e, dopo aver gestito la massiccia campagna di vaccinazione contro il Covid, nell’ultimo anno si è occupato della realizzazione dei distretti sanitari con le nuove articolazioni delle case della comunità e degli ospedali di comunità, per attuare la nuova riforma sanitaria regionale che, dopo la pandemia, puntava al ritorno alla sanità territoriale. Proprio per dirigere il distretto di Dalmine, Cogliati aveva partecipato al concorso dell’Asst trevigliese ottenendo la nomina nell’ottobre 2022 e aveva lasciato l’incarico di direttore amministrativo dell’Ats Bergamo. Secondo indiscrezioni, il provvedimento disciplinare sarebbe legato, almeno in parte, alla riforma che ha visto il passaggio della gestione dei medici di medicina generale dall’Ats alle Asst. La direzione generale gli avrebbe contestato le lunghe code per l’assegnazione dei medici nel suo distretto. All’inizio di novembre, il caso delle persone in fila fin dall’alba alla farmacia Bellaviti di Osio Sotto per essere assistite da un medico che si stava insediando nel paese aveva fatto notizia sui giornali. A contribuire al provvedimento disciplinare potrebbe aver avuto un peso anche un’intervista con un quotidiano che Cogliati voleva concordare per illustrare l’attività del suo dipartimento. La comunicazione, come in tutti gli enti pubblici, è centralizzata e deve essere autorizzata.
Certamente, la decisione di sospensione è stata presa dalla direzione generale e Ghedi è stato incaricato di formalizzarla. Quest’ultimo, tuttavia, si sarebbe opposto, ritenendo insufficienti le contestazioni per la sospensione di un mese. Una posizione che, secondo Assembergs, avrebbe fatto venir meno la fiducia nell’incarico di Ghedi. Da qui la sua rimozione. Queste decisioni, tuttavia, hanno sollevato più di un sopracciglio anche in Regione, a un mese dalla scadenza del mandato di Assembergs. È iniziata infatti la corsa per il rinnovo delle 36 direzioni generali delle Asst e Ats lombarde. Le nomine dovrebbero arrivare entro il 20 dicembre e dovranno tenere conto dei nuovi equilibri nella maggioranza del governatore Attilio Fontana, usciti dalle urne a febbraio. Un accordo è stato raggiunto con 18 direzioni assegnate a Fratelli d’Italia e le altre 18 a Lega, Forza Italia e Lista Fontana. Questa divisione dovrebbe portare novità anche nella provincia di Bergamo, dove le tre Asst sono guidate dalla Lega e l’Ats è rappresentata da Fratelli d’Italia. Al momento, ci sono due possibili scenari per il riequilibrio in provincia di Bergamo: nel primo, Fratelli d’Italia otterrebbe due direzioni e la Lega le altre due, nel secondo Fratelli d’Italia avrebbe ancora due direzioni, ma solo una andrebbe alla Lega e l’altra a Forza Italia. Tra i candidati bergamaschi ci sarebbe anche Cogliati, che è stato notato più volte tra il pubblico degli eventi del partito di Giorgia Meloni. L’ultima volta sarebbe stato visto insieme a Ghedi a un’iniziativa di Romano La Russa.
Intanto, il Pd vuole fare chiarezza sulla vicenda: “Come membro della commissione sanità”, spiega il consigliere regionale Davide Casati, “ho presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere le motivazioni che hanno portato a queste decisioni”.