La tassa sull’ombra: quando bisogna pagare anche per l’ombra proiettata sul suolo pubblico. È quanto successo ad un parrucchiere di Agrate Brianza, che ha ricevuto un avviso di pagamento di 285 euro per l’ombra generata dalle tre tende da sole del suo negozio. L’importo, calcolato sulla base di fotografie, comprende anche una sanzione. Il parrucchiere ha espresso stupore per questa novità e ha sottolineato che nessuno lo ha avvisato dell’introduzione di questa tassa. Inoltre, ha evidenziato che solo due tende proiettano l’ombra sul suolo pubblico, mentre la terza lo fa su un’area privata. Ha anche fatto notare che le tende vengono aperte solo durante la bella stagione, ma gli è stato risposto che questo non cambia la situazione. In realtà, questa tassa sull’ombra non è una novità e viene applicata da alcuni anni come tributo per l’occupazione del suolo pubblico. Essa si applica all’ombra generata da strutture private proiettata su strade, marciapiedi e vie di proprietà comunale. Grazie a questa tassa, i Comuni possono riscuotere un prelievo fiscale per ogni metro quadrato di ombra generata da varie strutture, come tende da sole, impalcature provvisorie, insegne pubblicitarie e altri impianti. Il caso del parrucchiere non sembra essere isolato e si sta discutendo sulla legittimità di questa tassa. Il parrucchiere, infatti, sta valutando di posizionare poltrone esterne per far attendere i clienti durante l’estate, in modo che possano prendere il sole, pagando così per l’ombra generata.

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